6 settembre 2011 - EUROOM spazio arte

Melissa Provezza


Orari mostra: fino al 2 ottobre su appuntamento

Body Visions di Melissa Provezza

La figura, il corpo è al centro della ricerca di Melissa Provezza, rappresentato in dissolvenza, smaterializzato, svuotato dalla carne, dai muscoli e dal peso corporeo. Dipinge bambini, adolescenti e figure femminili, come sagome eteree, con grigi chiari, sbiaditi su fondi bianchissimi abbacinanti con l’obiettivo lucido di denunciare lo sguardo invasivo, aggressivo e pornografico dell’adulto sui corpi dei più deboli, cannibalizzati dai media, dalla moda e dalla pubblicità.

Questi bimbi si coprono gli occhi, hanno volti piangenti e le zone erotiche sono nascoste da cerotti colorati, peluche, nastrini di raso, gomme da masticare, l’effetto è straniante.

Provezza, vive e lavora a Milano ha frequentato l’Accademia di Brera e ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento. E’ giovane donna che sente la necessità di una ridefinizione etica del corpo, troppo esibito, stuprato, violato, mercificato e consumato dalla nostra cultura mediatica.

I suoi corpi immateriali, evanescenti codificano linguaggi mai scritti e definiscono stadi emozionali soffocati da abusi e violazioni di troppi voyeur di ogni tempo.

Sono figure di corpi assenti che sfilano silenziosamente e chiedono il diritto di esistere oltre alla materialità fisica. Ci invitano a riflettere con la loro lieve apparizione e si oppongono alla latitanza della nostra cultura e società che non educa e non aiuta i bambini di ogni sesso a diventare uomini, persone, individui per costruire la propria personalità. Questi corpi sono un’occasione per esortare ad approfondire la conoscenza di sé in modo critico e consapevole. Le sue entità epifaniche sono una manifestazione psico-fisica complessa in divenire.


Jacqueline Ceresoli


Melissa Provezza è presente alla 54ª Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia/Accademia, a cura di Vittorio Sgarbi, Tese di San Cristoforo all’Arsenale, Venezia (catalogo edito da Skira).