Polaroid

20x25 cm - 8x10"

Per me fotografare significa comunicare i miei pensieri, le mie emozioni. Cerco di interpretare con la macchina fotografica quello che vedo ma, soprattutto, quello che provo in quel momento, come vivo quella situazione.

Utilizzando la tecnica del Polaroid ho potuto realizzare completamente questa mia esigenza. Per mezzo di questo procedimento di mia invenzione che mi permette di intervenire "manualmente" sulla fotografia, riesco a riprodurre le stesse sensazioni che provo davanti ad un particolare paesaggio. Così rivivono quei riflessi sull’acqua, quei giochi di luci e ombre che variano con il passare delle ore, quei malinconici tramonti che tanto mi affascinano.. Tutto diventa magico, avvolto da una malinconica atmosfera. La superficie delle immagini, così materica, crea l’illusione di poter sfiorare l’erba, di entrare nell’intrico dei rami e nello stesso tempo copre le cose con un delicato e misterioso velo che a tratti protegge a tratti svela.

Piccole cose e dettagli come l’erba, i rami, l’acqua, possono apparire normali, scontati. In realtà essi sono come una poesia per me, un prezioso, delicato e, purtroppo oggi quanto mai precario equilibrio.

E così riscopro la mia terra, ciò che mi appartiene, quello che resiste nonostante l’avanzare del “nuovo” che vorrei preservare il più possibile, almeno nella mia mente.


Euro Rotelli

Through the camera I mean to communicate my thinking, my emotions. I try to interpretate what I see through my camera but, what I feel in that moment overall, how I am living that special situation.

Using Polaroid technique, I could completely realize my need. Through this proceeding invented by me that permits me to take part in the photography, handling it, I can reproduce the same sensations I feel in front of a landscape, in this case "my country".

In this way the reflections on water return to life, the play of light and shadow which changes with the passing hours, the melancholy dusk which fascinates me so much. Everything becomes magic, wrapped within its own, sometimes dismal atmosphere. The surface of the images, so very material, creates the illusion of being able to brush against the grass, of entering into the intricate maze of branches and at the same time covering substance with a delicate and mysterious veil which both protects and reveals.

Small things, with details such as the grass, the branches, the water, can all seem normal, given. But in reality they are like poetry to me - a precious,. delicate and, unfortunately today more than ever, precarious equilibrium. So, I re-discover my country, that which belongs to me, that which resists the advance of the 'new world and new civilisation', and which I want to keep as long as possible. At least, inside my mind.

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