La pellicola Polaroid, usata in questa ricerca, mi ha permesso di rappresentare questo fiore leggendario e dalla storia antica nelle sue forme più ancestrali e fantastiche in spazi riempiti dall’esplosione di colori o lasciati vuoti al limite dell’astrazione. I colori sono delicati, come una timida pennellata appena accennata, oppure violenti come il rosso prepotente nello sbocciare impetuoso di una corolla. Mi sono avvicinato e allontanato nella ripresa, spiando il loro movimento, spostando l’angolo di visuale fino a rivelare aspetti e contorni nascosti, farne un ritratto singolo e di gruppo, in posa o cogliendo i fiori di sorpresa. Fiori all’apparenza tutti uguali nella corolla chiusa a calice, ma che a me si sono rivelati nelle forme più diverse, abbandonando ogni maschera e ritrosia, catturati dalla brezza che accarezza i petali e immobilizzati nella loro leggerezza.