26 luglio 2018 - EUROOM spazio arte

Nel sogno del destino

da il racconto "L'isola sconosciuta" di Josè Saramago


un’interpretazione di  Sandro Buzzatti

musiche di Roberto Gemo


L’amour et Psiché

fotografie di Euro Rotelli




Sandro Buzzatti

Curriculum ad uso scenico


Ultimo di quattro fratelli, senza alcuna progettualità da parte dei genitori, nasce a Sedico (BL) il 14 ottobre 1948 a un centinaio di metri da quel Cordevole che, dopo una galoppante discesa dalla valle Agordina, si getta tumultuoso nella Piave, asse portante e cuore pulsante, nei secoli scorsi, della vita delle genti bellunesi.


In quel territorio, agli albori del Millennio, i suoi antenati di Buda, sul Danubio, erano giunti sospinti da carestie e da guerre (I Budàti, poi Buzzatti): sfruttando la forza dell'acqua imbrigliata in giganteschi ingranaggi, costruirono mulini e fucine dove tempravano e tornivano il ferro. Dalle spade, prima; delle ruote dei carri, degli aratri, delle seghe, più tardi, fino al primo '900 quando cessò la fluitazione del legname e delle persone su zattere, verso Venezia, la Dominante. Non a caso, dunque, l'esercizio della scherma e l'allevamento dei cavalli nonché lo studio della musica e del teatro, attività care alla tradizione magiara, sono al centro di gran parte della sua formazione, in perenne altalenare tra terra e cielo, tra realtà e utopia, tradizione e sperimentazione, il racconto e la poesia. A Firenze affina gli studi classici; più tardi in lunghi anni di bracciantato e attività politica nella Toscana più profonda, intuisce i legami inscindibili tra natura e linguaggio, tuffandosi anima e corpo nei superstiti giacimenti culturali delle più antiche stirpi italiote. Tornando nella "piccola patria veneta" dopo una lunghissima ed esaltante serie di fallimenti politici e sentimentali indossa con entusiasmo la Maschera di Capitan Finimondo decidendo così, finalmente, di fare i conti con la Realtà, cosa che continua a fare tuttora, sotto mentite spoglie, specie nelle notti senza luna quando, uniche a brillare, sono le parole dei poeti che contendono alle stelle la supervisione del mondo. 


Il resto sono quisquilie.


 

 





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L’amour et Psiché

fotografie di Euro Rotelli



Le vicende mitologiche di Amore e Psiche hanno da sempre influenzato e avuto grande rilievo nella produzione artistica occidentale, sia a livello figurativo, musicale e letterario, iniziando con gli esponenti dell’arte greca d’epoca ellenistica e romana, proseguendo col neoclassicismo, fino a diventare dominio della novellistica popolare. In Italia fu narrata da Boiardo e da Firenzuola; fuori d'Italia da Molière, Calderón de la Barca, La Fontaine,

Ed è proprio a quest’autore che mi sono ispirato per rappresentare fotograficamente la storia di Amore e Psiche. Scorrendo una dopo l’altra le pagine, mi sono trovato coinvolto e affascinato da queste vicende.

Il percorso iniziatico attraverso il quale l'eroina passa dall'amore narcisistico, poi sensuale, fino al raggiungimento dell'amore puro e generoso, può simboleggiare il cammino dell'anima per raggiungere l'amore perfetto. Ma la violazione del divieto significa anche la debolezza della natura umana e femminile e, nello stesso tempo, la scoperta da parte della donna, delle nudità dell'uomo, dunque della natura sessuale dell'amore. La Fontaine intreccia maliziosamente vari motivi ereditati da una lunga tradizione in un testo a più livelli, misto di prosa e versi.

La figura di Cupido, rappresentata nell’immaginario collettivo da un angioletto biondo che si diverte a lanciare le sue frecce come un bambino, si rivela invece quella di un bellissimo giovane, simbolo dell’Erotismo (Eros è anche il suo nome).

A differenza di molti altri racconti, questo evidenzia la carica sensuale ed erotica che permea ogni pagina, ma senza mai scadere nella pornografia e nella volgarità.

E’ un inno all’amore e il sesso vi è parte integrante, componente fondamentale. Non solo: l’eros raggiunge il livello più alto di purezza proprio nel percorso sacrificale di Psiche, nella sua dedizione totale ad Amore che la porta volontariamente verso l’accettazione dell’estreme prove e sofferenze.

Ho voluto rappresentare così questo percorso, permeandolo di voluttà e dolore insieme, ricreando quello sfondo bucolico che accompagna le vicende. Ogni scena sottolinea un momento particolare della storia: la scoperta della sessualità, la solitudine e la sofferenza di Psiche, e infine la danza sensuale nella ricerca del piacere, non solo erotico ma anche spirituale.


Euro Rotelli



Sandro Buzzatti © Euro Rotelli